Iniziato a luglio 2022 il progetto Zenobia prevede tra le sue prima attività la formazione di Axé Italia. I nostri Marcos e Rocco hanno viaggio per l’Italia incontrando più di 70 educatori ed insegnati. Gli incontri formativi “AttraversaMenti” puntano a dare a tutti gli operatori la base teorica e la cornice metodologica per la costruzione della comunità politico-pedagogica di Zenobia.
Contrasto alla povertà educativa
Stato avanzamento Progetto Zenobia: AttraversaMenti – un viaggio attraverso l’Italia (2022)
Ottobre e novembre 2022 sono stati mesi di intenso lavoro per Axé Italia, che ha viaggiato per l’Italia incontrando i partner di Progetto Zenobia attraverso un percorso di formazione a tappe che ha ha coinvolto circa 70 operatori totalizzando 80 ore di formazione.
Il co-fondatore di Axé Brasile, Marcos Antonio Candido Carvalho – venuto appositamente dal Brasile – coadiuvato dal direttore esecutivo di Axé Italia, Rocco Fava, sono andati nei territori di Bologna, Cardito, Cosenza e Piombino per svolgere quattro percorsi formativi incentrati sul “metodo Axé” (Pedagogia del Desiderio e l’Arteducazione).
Fedeli all’insegnamenti di Paulo Freire che concepiva il processo educativo e formativo essenzialmente come democratico e dialogico, Marcos e Rocco hanno lavorato per costruire, in ogni città e con ogni gruppo, spazi di ricerca concepiti come esperienze di produzione di conoscenza collettiva.
Costruire comunità di apprendimento. bell hooks – Insegnare a Trasgredire
Gli incontri si sono svolti partendo dall’ascolto e dalle parole dei partecipanti che hanno scritto una lettera dove, oltre a presentare se stessi, hanno esplicitato le loro aspettative rispetto al percorso formativo che stavano iniziando.
Dalla lettura e analisi dei testi prodotti, i formatori hanno individuato alcune Parole Generatrici che hanno dato l’avvio al percorso di ricerca fornendo le coordinate all’intero processo.
Questa parte iniziale ha permesso ai gruppi di riconoscere dall’inizio la centralità del problema del linguaggio, lasciando emergere il dovere di ogni educatore di saper Bene-Dire il proprio lavoro e dunque di porre massima attenzione alle parole.
Dopo questa prima fase esplorativa e conoscitiva, il lavoro si è spostato sull’approfondimento dei principi epistemologici della Pedagogia del desiderio che sostanziano l’approccio educativo di Axé, ascoltando le preziose parole di Cesare de Florio La Rocca raccolte in un video girato nel 2019 dall’arteducatrice Elisa Roson dello Spazio Arteducazione Milano.
La pratica educativa è stata presentata come atto politico, non perché aderisce a qualche partito, ma perché condivide con la politica – quella con la P maiuscola – l’obiettivo di trasformare la polis e la società attraverso la formazione del cittadino.
In questa ottica sono state indagate le variabili di genere, razza e classe come dimensioni ineludibili per un lavoro educativo che ambisca ad esser consapevole delle caratteristiche e problematicità del contesto in cui si trova ad operare.
La necessità di una indagine critica del contesto sociale e la conseguente consapevolezza che ogni metodo, approccio o pratica educativa sono portatori, il più delle volte inconsapevolmente, di una visione del mondo e della società che deve essere esplicitata, hanno mostrato quanto sia illusorio e ingenuo qualunque approccio che si fondi sull’assunto della neutralità dell’educazione.
I formatori hanno guidato il percorso e stimolato i partecipanti a confrontarsi criticamente sull’impostazione adultocentrica e patriarcale dell’educazione. A tal fine sono stati individuati e approfonditi tre macro-approcci:
- Prospettiva autoritaria: vede l’educatore come il vertice gerarchico della relazione e come colui che deve decidere perché l’altro è riconosciuto come inferiore.
- Prospettiva assistenziale: simile alla precedente nella sostanza, ne differisce tuttavia perché è mossa non da un senso di potere e superiorità ma da un sentimentalismo buonista.
- Prospettiva dei diritti: partendo dal riconoscimento di come ogni essere umano sia un soggetto portatore di diritti universali e inalienabili, lavora per la salvaguardia e difesa dei diritti in una prospettiva di giustizia ed equità.
Partendo dal riconoscimento del bambino, dell’adolescente e del giovane come soggetto, e di come questa soggettività sia da Axé concepita come tripartita (soggetto di diritto, di conoscenza e di desiderio) i gruppi hanno concentrato il lavoro sull’analisi dei 54 articoli che compongono la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (Convention on the Rights of the Child – CRC).
Per Axé ogni bambino è soggetto di diritto, soggetto di conoscenza e soggetto di desiderio
La Convenzione è un documento di fondamentale importanza non solo da un punto di vista storico-politico – è la convenzione più ratificata al mondo con 196 Stati firmatari – ma soprattutto sul piano giuridico-sociale: per la prima volta a tutti i soggetti con meno di 18 anni sono attribuiti diritti politici, civili e sociali.
Il documento, ratificato anche dall’Italia nel 1991, risulta dunque uno strumento indispensabile da conoscere per chiunque lavori in contesti educativi, soprattutto se particolarmente fragili.
Sono state poi indagate le ragioni che sostanziano la concezione del bambino come soggetto di conoscenza e dunque come soggetto non solo portatore di diritti ma anche di esperienza, sapere e cultura.
Facendo ricorso dapprima al pensiero di Freire che insiste sulla necessità di partire dalla conoscenza e visione che il bambino ha del mondo, sono stati poi approfonditi i concetti di “adattamento” e “approssimazione” nell’opera dello psicologo svizzero Jean Piaget. Successivamente si è lavorato sul pensiero del pedagogo russo Lev Semënovič Vygotskij approfondendo la sua idea di “zona di sviluppo prossimale”.
La riflessione sulla dimensione del Desiderio e del riconoscimento del bambino come soggetto di desiderio ha occupato più tempo rispetto alle precedenti e si è svolta in due fasi:
- attingendo alle opere di Platone, Goethe e Kant sono dapprima state date alcune immagini del desiderio per iniziare a famigliarizzare con la sua logica contro-intuitiva;
- affrontando il desiderio in forma più tecnica e strutturata, si è bussato alla porta della psicanalisi per approfondire alcuni aspetti e testi del pensiero di Freud e Lacan.
Il dialogo platonico “Il Simposio” è stata la prima immagine del desiderio introdotta dai formatori i quali hanno fatto lavorare i gruppi attraverso una lettura e analisi del testo ed una successiva restituzione collettiva.
Nei quattro territori, ogni gruppo ha approcciato e interpretato il testo in forma diversa rendendo la riflessione sempre nuova e originale. La bellezza del Simposio ha contagiato i partecipanti tanto che molti di loro si sono lasciati trasportare a tal punto da interpretare la restituzione in forma teatrale.
Proprio attraverso la psicanalisi è stato possibile indagare il ruolo del desiderio nella vita psichica del neonato e dell’adulto evidenziando la sua natura radicalmente diversa rispetto alla dimensione del bisogno.
È stato discusso come il capitalismo e il mercato conoscano assai bene la logica del desiderio e la sfruttino per indurci a desiderare l’acquisto di prodotti. Si è mostrato il rapporto tra desiderio, mancanza e arte anche attraverso la proiezione dello short film A-like.
AttraversaMenti è il primo ciclo di un percorso formativo che accompagna i tre anni di progetto Zenobia, con appuntamenti di aggiornamento da remoto e cicli di Analisi della Pratica nel II°e III° anno
L’approfondimento sul desiderio ha permesso ai gruppi di iniziare una riflessione critica sul lavoro dell’educatore e sull’operato delle stesse organizzazioni del terzo settore che li ha portati a riconoscere quanto sia grande anche per loro il rischio di riprodurre inconsapevolmente meccanismi che causano il problema che in realtà si vorrebbe risolvere.
Così, tornando al tema che aveva dato avvio ai lavori circa l’importanza del linguaggio e del Bene-Dire il proprio lavoro e le proprie pratiche, sono stati messi in questione i significati comunemente accettati di parole quali ad esempio: servizi sociali, utenti, immigrati, bisognosi, povertà educativa ecc.
La visione di materiale video che descrive il lavoro di Projeto Axé a Salvador e le diverse discussioni che ne sono scaturite hanno permesso di dare sostanza e concretezza alla Pedagogia del Desiderio mostrando come essa si incarni nella pratica arteducativa e trasformi la vita dei bambini di strada e delle loro famiglie.
In ogni territorio Attraversamenti si è concluso con una sintesi collettiva del percorso. Durante questa fase ogni partecipante ha potuto condividere con i formatori e l’intero gruppo una restituzione personale dell’esperienza formativa. I formatori hanno ascoltato e successivamente illustrato alcuni strumenti pratici di lavoro invitando i gruppi ad utilizzarli per le attività future.
Attraversamenti è un percorso pensato per accompagnare l’intera durata del progetto Zenobia. In ogni città il prossimo appuntamento è fissato per marzo/aprile 2023, con un incontro da remoto con ogni gruppo durante il quale si inizierà il processo di analisi e revisione della pratica che verrà poi proseguito nel secondo e terzo anno.
Prima di salutarsi, ogni gruppo in formazione si è alzato in piedi, ha composto un cerchio prendendosi per mano e, con l’obiettivo di farsi sentire fino in Brasile, ha gridato a gran voce: Axé! Axé! Axé!
[Per la scheda completa del Progetto Zenobia clicca qui]
Il progetto Zenobia 2020-PIN-01273 è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD. www.conibambini.org
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