Inizia a luglio 2024 una progettualità annuale che andrà ad accrescere la qualità dei percorsi arteducativi in musica grazie alla costruzione di una sala prove e studio di registrazione attrezzati professionalmente.
il progetto a colpo d'occhio
Studio Orin. Musica, Arteducazione ed Educazione alla cittadinanza (Brasile, 2024 – 2025)
Brasile
Salvador
Durata e fasi07/2024 - 07/2025
Valore : 346.261,92 €
Finanziamenti al progetto:
SJDHDS – Secretaria de Justiça, Direitos Humanos e Desenvolvimento Social, ( 174.751,57 €)
Finanziamenti al progetto:
Centro Projeto Axé de defesa e proteção à criança e ao adolescente ( 67.160,32 €)
Finanziamenti al progetto:
Fondation Assistance Internationale (FAI) ( 104.350,03 €)
Un nuovo spazio arteducativo per offrire una formazione di qualità e lottare contro le disuguaglianze di opportunità.
Contesto
Da più di 33 anni Progetto Axé lavora con i soggetti più marginalizzati della società brasiliana – coloro che vivono in condizioni di strada – e offre loro percorsi Arteducativi di alta qualità, al fine di innescare processi di fuoriuscita dalla povertà.
Axé ha costruito un’approfondita conoscenza del contesto in cui si muovono questi soggetti ed è dunque in grado di intercettare le necessità e i desideri che emergono, non solo grazie al proprio lavoro quotidiano ma anche attraverso l’analisi di dati e studi effettuati da enti nazionali ed internazionali.
Di seguito, alcuni dati che sono stati fondamentali per l’elaborazione del progetto Studio Orin, basato su analisi multidimensionali delle condizioni socio-economiche del Brasile in generale e della città di Salvador in particolare.
Partendo dal contesto generale, dal punto di vista economico si evidenzia come, secondo recenti statistiche dell’Istituto Brasiliano di Geografia e Statistica (IBGE), nel 2021 il 29,4% (62,5 milioni di persone) della popolazione brasiliana era in condizioni di povertà e tra queste l’8,4% era in condizioni di povertà estrema (17,9 milioni). Guardando nel dettaglio le caratteristiche di questa parte della popolazione, si evincono dati fondamentali: la percentuale di neri sotto la linea della povertà (37,7%) è praticamente il doppio dei bianchi (18,6%); i giovani dai 15 ai 29 anni sono il 33,2%.
Considerando il contesto particolare di Salvador, la città si trova nella regione più povera del Brasile, il Nordest. Sempre secondo l’IBGE, nel 2021 il Nordest è il luogo dove vive il 44,8% della popolazione in povertà e il 53,2% della popolazione in povertà estrema: tra il 2021-2022 le famiglie in condizioni di povertà estrema sono aumentate del 14%.
Un altro dato significativo è l’alto tasso di disoccupazione giovanile e l’alto numero di giovani che non studiano e non lavorano (NEET). Un’analista dell’IBGE spiega: “Nel primo anno della pandemia, si è registrato un calo del gruppo di giovani occupati, non compensato da un aumento della percentuale di giovani che stavano solo studiando. Pertanto, si è registrato un aumento del numero di giovani che non studiano né lavorano. Nonostante la leggera ripresa registrata nel 2021, questa condizione continua a interessare più di un quarto dei giovani tra i 15 e i 29 anni”.
L’aumento della povertà e della precarietà lavorativa va di pari passo con l’aumento della violenza, che a Salvador sta raggiungendo livelli record. Nel primo trimestre del 2023, Bahia era lo stato con il più alto numero di morti violente, tra le quali anche un altissimo numero di femminicidi.
Infine, per quanto riguarda la situazione educativa, il Brasile è al 53° posto in materia di istruzione, su 65 Paesi valutati (PISA). Secondo gli ultimi dati del 2019, il 20% dei ragazzi e ragazze tra i 14 e 29 anni non ha completato nessun livello di istruzione. Il tasso di analfabetismo tra le persone di età pari o superiore ai 15 anni si è attestato al 6,6% nel 2019, che corrisponde a 11 milioni di persone. Più della metà degli analfabeti (56,2% o 6,2 milioni) viveva nella regione del Nord-Est. L’analisi per colore della pelle fa emergere un dato allarmante: una differenza di ben 5 punti percentuali tra gli analfabeti bianchi (3,6%) e neri (8,9%).
Orin è una parola Yorubá che indica i canti e le musiche della religione afro-brasiliana del Candomblé.
È in questo contesto di grandi povertà e ingiustizie che Axé si propone di dare “la migliore educazione per i più poveri” e, con il progetto Studio Orin, intende fornire ancora maggiori opportunità ai giovani che frequentano l’Axé.
Sintesi del progetto
Il progetto Studio Orin è volto alla difesa dei diritti dei giovani, in particolare del loro diritto ad essere ascoltati e visti. Axé vuole dare corpo, soggettività e presenza agli invisibili della società.
Orin è una parola Yorubá che indica i canti e le musiche della religione afro-brasiliana del Candomblé che permettono la comunicazione tra il mondo materiale e quello spirituale. Utilizzando questo nome si intende riconoscere e valorizzare la grande influenza dei canti e dei ritmi di origine africana nella musica popolare brasiliana, nonché sui diversi modi di fare musica in Brasile, e soprattutto nello Stato di Bahia, che assumono il movimento e la diversità come elementi culturali di connessione e continuità.
Il progetto potenzierà l’offerta formativa dell’Area di Musica dell’Unità del Pelourinho attraverso la costruzione di una sala prove e studio di registrazione che permetta a educande ed educandi di misurarsi con attrezzature tecniche, acquisendo competenze professionali specifiche.
La sala avrà due funzioni in base al livello di competenze dei giovani coinvolti, adeguatamente tracciato dagli educatori. Per il livello principiante e intermedio sarà utilizzata all’interno dei percorsi arteducativi di musica e canto, dedicando tempo a registrazione, ascolto e miglioramento delle performance dei brani studiati. Per il livello avanzato e per coloro che desiderano acquisire maggiori capacità tecniche, invece, saranno realizzati percorsi più prettamente professionalizzanti, per potersi direttamente sperimentare nell’utilizzo delle attrezzature e creare un portfolio della propria produzione.
Axé promuove percorsi di crescita, riattivazione dei desideri e acquisizione di autoconsapevolezza che consente a bambini e giovani di essere protagonisti del proprio progetto di vita, piuttosto che formazione meramente tecnica – e Studio Orin è una chiara applicazione di questo approccio.
Tuttavia, Axé non dimentica le necessità anche pratiche dei soggetti con cui lavora e, alla luce dell’esperienza acquisita sul campo e supportata dai dati che mostrano l’elevato livello di disoccupazione giovanile, ritiene importante sostenere educande/i nell’acquisizione di competenze spendibili sul mercato del lavoro.
Obiettivi
La risposta di Axé alla mancanza di possibilità e prospettive future dei più vulnerabili è quella di spingerli, attraverso la bellezza, a sognare e desiderare. Il contatto con l’arte e le sue espressioni inseriscono il soggetto in un percorso di crescita e di ricerca che lo stimola a ritrovare il proprio desiderio e diventare artefice del proprio progetto di vita.
Gli obiettivi specifici del progetto sono dunque:
- Costruire una sala prove e studio di registrazione per accrescere la qualità dei percorsi arteducativi dell’Area di Musica;
- Contribuire a dare voce e visibilità ai soggetti esclusi dalla società;
- Aumentare le opportunità di inserimento nel mercato del lavoro di educande ed educandi di Axé;
Attività
- Ristrutturare una sala dell’Unità di accoglienza del Pelourinho per costruire una sala prove insonorizzata e dotata di apparecchiatura per creare prodotti musicali. La sala è di circa 25 m2 e si trova all’interno dell’Unità del Pelourinho, nel centro storico di Salvador. Verrà completamente insonorizzata e dotata di apparecchiature di registrazione del suono, missaggio, editing di alta qualità.
- Attivare tre percorsi arteducativi nella Musica, un percorso per principianti – circa 20 partecipanti – uno per livello intermedio – circa 15 partecipanti – e uno per livello avanzato, tra cui vi sono educande ed educandi membri effettivi della Bandaxé (vedi di seguito) – circa 30 partecipanti totali. I contenuti spaziano tra diversi aspetti dello studio della musica: esercizi tecnici di utilizzo dello strumento; tecnica vocale (esercizi di respirazione, solfeggio); fondamenti dell’armonia e dell’analisi funzionale, nonché della strutturazione musicale; la percezione e l’apprezzamento musicale; lo studio dei repertori e l’interpretazione dei vari generi musicali e dei loro stili; la storia della musica nelle varie epoche e la sua funzione sociale. Con la costruzione della sala, per tutti i livelli verranno dedicate circa 50 ore mensili alle prove al suo interno, con obiettivi educativi diversi a seconda del livello dei gruppi.
- Svolgere 10 sessioni di prova al mese della Bandaxé all’interno della sala. La Bandaxé è composta da educande ed educandi di Musica di livello più avanzato. Si esibisce in diverse occasioni nelle strade e piazze della città e viene invitata spesso per aprire convegni e conferenze di enti pubblici. Si svolgeranno circa 80 ore di prove mensili all’interno della sala e si lavorerà sulla costruzione di arrangiamenti e testi musicali per la selezione di possibili repertori, finalizzati sia alle esibizioni durante l’anno sia per la futura produzione di un CD.
- Attivare un percorso professionalizzante in materia di registrazione, missaggio audio e produzione del master. Educande ed educandi con un livello più avanzato verranno inseriti in un percorso specifico professionalizzante per l’utilizzo dell’attrezzatura. In particolare, si lavorerà su manipolazione di campioni, utilizzo di software di produzione musicale, di strumenti (mixer audio, monitor di riferimento, microfoni di varie specifiche, cuffie ad alta fedeltà, preamplificatori). Si prevede la partecipazione di circa 30 educandi, divisi in piccoli gruppi base al loro livello di interesse e di competenza tecnica.
- Svolgere 5 seminari mensili su temi quali imprenditorialità, industria musicale, portfolio. Questi seminari hanno lo scopo di affiancare all’apprendimento tecnico un tipo di apprendimento più generale che permetta ad educande ed educandi di comprendere il funzionamento del mondo della produzione musicale, individuando possibili sbocchi lavorativi e stimolando un consolidamento di desideri personali in relazione all’ambito di interesse.
- Realizzare portfolio individuali. Ai fini dell’inserimento lavorativo, è fondamentale che educande ed educandi possano presentare un portfolio delle proprie produzioni.