Axe Italia

Axé è Arteducazione

Pubblichiamo con grande piacere il racconto dell’amico Carlo Murras, uno dei grandi protagonisti della serata che si è tenuta sabato 13 Luglio a Pelago per sostenere Progetto Axé Italia.

Amicizia, solidarietà e costruzione di comunità

Ri cena sull’Aia 2019

Sono emozionato. Per il secondo anno consecutivo, Sally e la sua famiglia organizzano a casa loro una serata per raccogliere fondi destinati al sostegno di Progetto Axé Italia. Si ri-cena sull’Aia.

Ho appena finito di assemblare gli ingredienti della panzanella quando Sally, guardando dal muretto di confine verso l’aia dove già hanno trovato posto quell’ottantina di persone intervenute, inizia ad attirare l’attenzione dei presenti richiamando lo scopo dell’evento.

Un turbinio di pensieri mi ronza in testa: ma quanta forza ci mette in quello che fa; riesce sempre  con ostinazione a trascinarti dentro alle cose belle che vuole fare.

Con me ci è sempre riuscita, fin da piccola quando mi acchiappava per la mano e mi portava fino al limitare del bosco del Casellino a raccogliere le fragoline rosse che giocavano a nascondino sotto le loro foglie o, da più grandicella, sulla riva del mare di Donoratico a cercare conchiglie e sassi colorati levigati dall’acqua e ancora quando, già matura, pretendeva di farmi imparare a parlare correntemente l’inglese. E adesso, coinvolgendomi in questo suo arduo impegno per Axé. E’ proprio il giusto Presidente che ci vuole per questa rappresentanza italiana di un progetto di così larghe vedute. Lo so che non ama molto l’appellativo di Presidente, ma la carica ce l’ha e se la tiene.

La serata sembra si avvii proprio bene. Anche il tempo ha dato il suo contributo, non ha piovuto e non piove nonostante le nefaste previsioni di tutti i meteo.

L’attenzione dei presenti è già totale quando arrivano proiettate sullo schermo le immagini di Cesare e Marcos direttamente da Salvador di Bahia-Brasile. Il saluto di Cesare fa luccicare molti occhi, anch’io mi sono commosso ma per fortuna un po’ meno di quanto mi commosse l’abbraccio di commiato dello scorso ottobre quando ebbi modo di conoscerli personalmente e ascoltare direttamente i loro racconti.

Le emozioni suscitate dalle parole di Sally e dal saluto di Cesare sono quasi palpabili. Rattrista un po’ lo spirito pensare agli abusi ai quali sono soggetti i meninos de rua (bambini di strada) privati della loro personalità da un mondo che non li vede, ma, di contro, esalta l’importanza del progetto che Cesare e Marcos portano avanti da 29 anni.

Per fortuna il rumore ritmato di tamburi del gruppo dei Batucada arriva ad allentare un po’ la commozione riportando l’atmosfera ad dimensione più terrena e festosa e ad annunciare che la cena è servita.

Anche la presenza degli amici delle Terre del Sicomoro calza a pennello con gli scopi della serata. Oltre ad avere contribuito alla preparazione dei piatti serviti a cena, ci parlano di accoglienza e integrazione e ci raccontano del loro lavoro in agricoltura come forma di riscatto e riscoperta dei valori del nostro territorio.

C’è aria di festa durante la cena. Una festa magica: saranno le luci, che si mescolano ai bagliori del tramonto già inoltrato, sarà il clima. C’è sensazione di benessere in quell’aia, c’è tanta positività, c’è tanta sensazione del piacere di esserci.

Quel piacere che aumenta via via che Rocco, con il suo modo diretto e semplice di raccontare e far vedere, ci parla dei valori di Axé, dei successi, degli insuccessi, della pedagogia del desiderio, dell’arteducazione, della forza di far emergere il talento e la voglia di vivere il bello in chi non ha nemmeno la consapevolezza di essere.

Il silenzio intorno è quasi assordante. L’attenzione è totale, ad ascoltare Rocco ed a guardare le immagini e i filmati che fa scorrere sullo schermo. Sembra che ognuno dei presenti voglia assorbire con il massimo raccoglimento, quasi con egoismo, tutte le emozioni che stanno suscitando.

(per rivedere i video proiettati durante la serata clicca su: 1.Salvador;2. Il ritorno in strada; 3.Condividendo Axé.)

Gli applausi commossi la dicono lunga su quanto in questa serata è stato seminato.

La musica Agogo dei Batucada allieta gli ultimi momenti della serata. Qualcuno si rilassa ballando stimolato e coinvolto dal ritmo delle loro percussioni.

La regia vorrebbe scrivere la parola FINE, ma non può perché lo strascico di benessere e di amore che la gente si porta a casa non può avere una fine.

Questo è stato il vero valore della serata, aver arricchito la platea degli amici di Progetto Axé.

Carlo Murras è nato nella campagna fiorentina dove tutt’ ora vive fra Pontassieve e Pelago, sempre pronto a sostenere con entusiasmo le iniziative di Axé. Autentico nella sua umanità che sa esprimere in ogni campo ed eccelle con passione nell’arte di cucinare.