Axe Italia

Axé è Arteducazione

Dopo la pausa per il Carnevale e la fine della Grande Formazione riprendono le attività e riaprono tutte le Unità di accoglienza di Axé Brasile. La permanenza del nostro responsabile esecutivo Rocco Fava a Salvador continua.

L’avventura brasiliana di Rocco continua – 2019

Conclusa la partecipazione alla settimana di Grande Formazione che ha portato grande fermento in tutto l’universo di Axé, il nostro responsabile Rocco Fava è impegnato fino al 22 marzo con i dirigenti di Axé Brasile in riunioni ed incontri per discutere diverse questioni che bollono in pentola.

Tra gli impegni più urgenti c’è la necessità  di verificare l’andamento di due progetti:

Incontro con Cecilia Amado

Il 21 di Marzo c’è stato un incontro con la cineasta Cecília Amado, nipote del grande scrittore brasiliano Jorge Amado, autore del romanzo Capitani della Spiaggia (Capitães da Areia) dal quale Cecília ha ricavato un film nel 2010, che racconta la vita dei meninos de rua.

L’incontro era legato ad un progetto a cui la regista sta lavorando, la realizzazione di un documentario a cui vorrebbe partecipassero anche alcuni giovani di Projeto Axé. Si tratta di una serie televisiva in stile documentaristico di 18 puntate di 26 minuti ciascuna. Sono previsti nel corso dei prossimi mesi dei primi incontri con alcune giovani ragazze/educande per verificare il desiderio e la disponibilità a partecipare alle riprese che dovranno iniziare nei primi di luglio.

Educatori italiani ed austriaci in visita

Tra le varie attività che hanno coinvolto Rocco in questo viaggio in Brasile c’è stata quella di accompagnare un gruppo di visitatori austriaci e italiani i quali, impegnati in Europa nel settore del sociale, hanno avuto la possibilità di conoscere il lavoro di Axé, entrando nelle unità di accoglienza e interagendo con gli educandi.

Hanno iniziato visitando l’Unità del Pelourinho situata nel centro storico della città nella quale vengono praticate le attività arteducative che coinvolgono: la musica (percussiva e strumentale), il canto (solo e corale), le arti visuali  (pittura, scultura, disegno, grafica e moda pedagogica). L’unità accoglie quotidianamente circa 250 bambini, adolescenti e giovani.

L’unità non è attualmente nel suo massimo splendore. Da diversi mesi infatti l’Unità del Pelourinho è in fase di ristrutturazione. Il progetto realizzato e donato dall’architetto Luiz Humberto oltre la rifacimento dei bagni, prevede soprattutto l’unificazione della piazza interna e del refettorio in un unico spazio il quale avrà una copertura metallica e di vetro per favorire la ventilazione e proteggere lo spazio dalla pioggia. I lavori dovrebbero finire tra 50/60 giorni e permetteranno di diversificare le attività in unico spazio unificato che è concepito anche per ospitare spettacoli.

Visita all’Unità Agusto Omolú di Danza e Capoeira

Particolarmente emozionante per il gruppo di educatori in visita è stato conoscere l’Unità Augusto Omolù di Danza e Capoeira. Qui le attività artistiche si diversificano in danza classica, contemporanea e afro, e capoiera (praticata tanto nella sua versione regionale quanto in quella angola).

Interessante notare che tutti gli educandi che hanno deciso di frequentare le attività dell’Unità devono partecipare al corso di capoeira e balletto classico: Axé ritiene che queste modalità di movimento strutturino il corpo e la sua armonia, costituendosi così come un passaggio propedeutico e favorendo l’accesso a tutte le modalità di danza.

Partendo dal lavoro con il gruppo infantile (bambini tra gli 8 e i 10 anni), passando per le attività con gli adolescenti sino ai corsi dei giovani professionisti, i visitatori europei hanno conosciuto le varie espressioni di danza e capoeira che l’Unità offre quotidianamente e gratuitamente a 160 bambini, adolescenti e giovani.

Una lezione speciale

Accompagnata dagli istruttori di musica André Santos e Nelson Pena, ex-bambini di strada, la coreografa e professoressa di danza Ivete Ramus, direttrice dell’area di danza di Axé Brasile, ha condotto la lezione di danza afro la quale ha previsto una piccola rappresentazione dei giovani ballerini.

Pur essendo il periodo successivo al Carnevale il quale è generalmente motivo di fiacchezza per gli educandi i quali hanno bisogno di tempo di esercizio per rimpossessarsi dei giusti movimenti, la presenza dei visitatori ha stimolato in loro il desiderio di esporsi e di mostrarsi.

La batteria e le percussioni hanno accompagnato i ragazzi, i quali ancora una volta sono riusciti ad emozionare e coinvolgere tutti i partecipanti alla visita.