Axe Italia

Axé è Arteducazione

Tra aprile e settembre 2025, il Projeto Axé ha coinvolto 385 bambini e giovani in laboratori artistici, musicali e socio-educativi, con una media di 337 partecipanti attivi. Grazie al sostegno della Fondazione San Zeno, i ragazzi hanno vissuto esperienze creative, esibizioni pubbliche e percorsi di crescita personale. Un semestre che ha trasformato desideri in possibilità reali.

Stato avanzamento Progetto: “Rincorrere Sogni e Desideri” (Brasile, 2025)

Nelle strade colorate di Salvador de Bahia e nei corridoi pieni di musica delle nostre Unità ArtEducative del Pelourinho e di Augusto Omolu, ogni giorno accade qualcosa di speciale.

È lì che il progetto “Rincorrere Sogni e Desideri”, sostenuto dalla Fondazione San Zeno, prende forma attraverso i volti, i gesti, la creatività e la determinazione di centinaia di bambini, adolescenti e giovani che scelgono Axé come spazio di crescita e protezione.

Da aprile a settembre 2025, più di 385 educandi hanno partecipato ai nostri laboratori arteducativi, e in media 337 di loro hanno partecipato regolarmente alle attività. Dietro questi numeri ci sono storie, conquiste, timidezze superate: desideri e sogni che si trasformano lentamente in possibilità concrete.

Chi osserva da fuori può vedere pennelli, stoffe, strumenti musicali, passi di danza e sorrisi. Ma dentro Axé, tutti sanno che l’arteducazione è qualcosa di molto più profondo: è un metodo che restituisce dignità, voce e futuro ai bambini e ai giovani che vivono in condizioni di vulnerabilità.

In questi mesi, nei laboratori di arti visive e moda — quelli che molti educandi descrivono come “luoghi dove il mondo sembra più grande e possibile” — sono nati scenografie, autoritratti, progetti di moda sostenibile, fotografie, borse stampate a mano.

Dietro ogni lavoro, c’è un processo di ricerca, attenzione e orgoglio che spesso è la prima forma di “riuscita” sperimentata da questi ragazzi.

La musica come ponte, come radice, come casa

Nelle sale dove risuonano chitarre, tamburi e sax, la musica è diventata uno spazio di disciplina e libertà allo stesso tempo.

La BandAxé e i gruppi musicali hanno portato più di 20 esibizioni pubbliche, alcune davanti a decine di persone, altre in piazze che fanno parte del quotidiano dei ragazzi. Per molti di loro, è stata la prima volta davanti a un pubblico, la prima volta che qualcuno applaudiva per loro.

E non sono mancati momenti speciali: registrazioni in studio, laboratori con musicisti professionisti, manutenzione degli strumenti, scoperte improvvise di talenti inaspettati.

Danza e Capoeira: il corpo che racconta

La danza moderna, afro-contemporanea e la capoeira hanno accompagnato un altro grande pezzo del percorso.

In questi sei mesi, gli educandi hanno partecipato a oltre 300 attività culturali ed eventi, alcuni con gruppi che arrivavano fino a 70 partecipanti.

C’è chi ha affrontato per la prima volta una coreografia completa, chi ha trovato il proprio ritmo, chi ha imparato a guardare il proprio corpo con più gentilezza.
La danza, ad Axé, è sempre anche un modo per sentirsi visti e riconosciuti.

Il Cantiere dei Desideri: il seme del futuro

E poi ci sono i più piccoli.
Nel Cantiere dei Desideri, ogni mattina inizia con una musica dolce, un cerchio di parola, un respiro condiviso.

Qui, circa 70 bambini hanno vissuto momenti di gioco, alfabetizzazione emotiva, psicomotricità, teatro, danza, attività di immaginazione e lettura.

Hanno osservato le decorazioni di giugno nelle strade del Pelourinho, costruito aquiloni, dipinto, ascoltato storie sul rispetto, sulla famiglia, sulle radici africane. E soprattutto hanno trovato un luogo dove essere accolti “così come sono”.

Accanto alle famiglie, dentro la comunità

Il lavoro educativo sarebbe impossibile senza la rete di cura che coinvolge le famiglie.
Le equipe hanno realizzato numerosi incontri, visite domiciliari e mediazioni, accompagnando i genitori nei momenti di difficoltà e aiutandoli a rafforzare i legami con i propri figli.

Parallelamente, le attività dell’Educazione di Strada hanno mantenuto viva l’attenzione verso i giovani più vulnerabili, garantendo continuità educativa e protezione.

Un’educazione che trasforma — e che continua

In questi mesi abbiamo visto bambini che hanno pronunciato per la prima volta il proprio nome ad alta voce. Adolescenti che hanno smesso di nascondere il disegno appena fatto.

Giovani che hanno scelto di venire tutti i giorni, anche quando non si sentivano all’altezza, e hanno trovato nei compagni e negli educatori un motivo per restare.

I numeri ci aiutano a misurare l’impatto.
Le storie ci ricordano il senso.
E ogni giorno, ad Axé, questi due elementi si intrecciano.

Grazie al sostegno della Fondazione San Zeno, possiamo continuare a offrire spazi di bellezza, diritti e immaginazione. E continuare a rincorrere — insieme — i sogni e i desideri di tutti i nostri educandi.


Gallery: visite ed esibizioni.


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